Pastificio Futuro
«Non lasciatevi rubare la speranza». Fu questa l’esortazione che, nel 2013, Papa Francesco rivolse ai detenuti e alle detenute dell’Istituto Penitenziario Minorile di Casal del Marmo in occasione della messa del Giovedì Santo. In quest’ottica, e in linea con il fine riabilitativo del carcere, prende forma l’idea di offrire ai giovani detenuti la possibilità di progettare il proprio futuro e, quindi, di imparare un mestiere per raggiungere la piena indipendenza una volta giunto al termine il periodo detentivo.
Nel novembre del 2023, grazie al coinvolgimento della Gusto Libero Società Cooperativa Sociale Onlus – volta alla produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili –, viene inaugurato il Pastificio Futuro: stabilimento di produzione di pasta secca artigianale che offre percorsi formativi e professionalizzanti ai ragazzi del settore penale (e non solo).
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Il Pastificio Futuro è stato riedificato a seguito della demolizione di una palazzina in disuso interna al carcere, su una superficie totale di 500 mq. Per la costruzione sono state utilizzate tecniche ingegneristiche innovative rispettose dell’ambiente per garantire il maggior risparmio energetico possibile e il contenimento di emissioni inquinanti. Non meno importante, l’azienda costruttrice, La Cascina Costruzioni, ha offerto tirocini formativi ad alcune delle persone detenute e, tramite Medihospes (cooperativa del settore), regolari contratti di lavoro a rifugiati e richiedenti asilo dei centri d’accoglienza di Roma.
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Oggi il Pastificio, che inizialmente impiegava solo tre ragazzi, può offrire lavoro fino a venti persone: una diversa prospettiva di vita per chi, avendo commesso reati, è spesso ostacolato nella ricerca di nuove opportunità.
Pur facendo parte del complesso carcerario, il Pastificio ha un’entrata autonoma, simbolo non così astratto di un contratto tra il dentro e il fuori del carcere. In virtù di questa apertura al mondo esterno il Pastificio stesso è un punto di vendita diretto dei formati di pasta realizzati dai giovani artigiani della pasta. Nel tempo, è stato poi aperto un ecommerce, grazie al quale è possibile sostenere il progetto tramite acquisti assicurando, di conseguenza, il lavoro ai giovani.
Per una maggiore diffusione e, quindi, per sempre maggiori stimoli l’obiettivo è entrare anche nella grande distribuzione.
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Il Pastificio è stato oggetto come unico lascito testamentario da parte di Papa Francesco, venuto a mancare il 21 aprile 2025, di unacifra pari a 230.000 euro: tale somma verrà utilizzata per il pagamento del mutuo dello stabile.
